Asus Vivo Book S200 hands-on preview

L’attesissimo Vivo Book S200 di Asus è finalmente arrivato, e finalmente siamo in grado di dare le informazioni che non erano state svelate al momento della presentazione.

Il notebook arriva all’interno di una scatola che è poco più grande del prodotto che contiene. Anche se l’imballaggio è sufficientemente robusto, e costruito con materiali riciclati a basso impatto ambientale (ecobox), avremmo preferito qualche centimetro in più per una protezione migliore del contenuto. All’interno della scatola troviamo il notebook, l’alimentatore, una pezzuola in microfibra per la pulizia del monitor e una documentazione essenziale.

L’alimentatore ha dimensioni molto contenute, occupa quindi pochissimo spazio ed è molto leggero, caratteristiche che si fanno apprezzare soprattutto da coloro che si muovono molto con il portatile a tracolla, ma anche da chi (e mi riferisco all’utenza femminile) sceglierà di infilare l’S200 nella borsa di tutti i giorni.

Questo piccolo notebook, dotato di un ottimo schermo touch da 11,6″, si presenta davvero bene. Innanzitutto il monitor non è così piccolo, nel senso che la fruizione di internet, posta elettronica e applicazioni office, è resa agevole dalla risoluzione di 1366×768 pixel, normalmente utilizzata nei monitor più grandi, come i 15,6″, e dalla gestione delle finestre di Windows 8 che tende a lavorare sempre a schermo intero. Dal print screen a fianco si può notare la leggibilità di una schermata di explorer 10.

L’aspetto generale segue gli stilemi estetici degli ultrabook e dei macbook di Apple. Il colpo d’occhio è quindi estremamente gradevole, confortato dai materiali con cui è assemblato, come l’alluminio. Al tatto abbiamo sempre la sensazione di un prodotto solido, ben costruito e per certi versi di fascia superiore. Pochi sono i dettagli che ci ricordano che questo prodotto costa meno di uno smartphone, come l’accoppiamento dei materiali in corrispondenza delle porte ai lati dello chassis. Oltre alla porta LAN (RJ45) in via di estinzione tra gli ultrabook, troviamo una porta HDMI, una porta USB 3.0, due porte USB 2.0, un attacco Kensington, una porta VGA per monitor esterno o videoproiettore, un lettore di SD card e un connettore jack per cuffie o microfono. Completamente assente un lettore ottico come un DVD, ma negli ultimi tempi non se ne sente più di tanto la mancanza. C’è quindi tutto quello che serve in un piccolo notebook da portare con se ogni giorno.

Degna di nota la cerniera del monitor, mutuata da apple, con l’uscita dell’aria calda mimetizzata all’interno. Questa soluzione, non originalissima quindi, offre una gestione delle temperature ottimale senza che ci siano feritoie ingombranti ed antiestetiche che non contribuirebbero alla bellezza generale del nostro Vivo Book S200.

Le luci di stato sono poste sulla parte destra del poggiapolsi, e offrono indicazioni sullo stato di accensione del notebook, sulle condizioni di carica della batteria, sull’uso dell’hard disk, sulla rete WiFi e sul blocca maiuscole per la tastiera.

Altro elemento da sottolineare è la durata della batteria, che ci ha permesso di eseguire la recensione che state leggendo senza mai dover collegare l’alimentatore. Nel nostro test, la batteria ha offerto cinque ore di utilizzo intensivo, nella media per dispositivi di questo tipo. Il processore e la scheda video pendono più verso l’autonomia della batteria che per prestazioni da pole position, ma si tratta di una scelta azzeccata per un laptop che costa meno di cinquecento euro, costruito per utilizzi SoHo e affini. L’audio è di discreta qualità, ma se teniamo conto che non ci sono speakers a vista, il risultato finale è superiore a quanto ci si può aspettare da un portatile delle dimensioni di un A4.

Rimuovendo la scocca nella parte inferiore del notebook, si nota che la batteria è di quelle che possono essere rimosse e sostituite dall’utente, elemento non così scontato nei notebook sottili. L’hard disk è un normalissimo 2,5″, facilmente sostituibile con un più prestante SSD (consigliabile per l’aumento dell’autonomia della batteria e soprattutto delle prestazioni). Non si vede tuttavia la RAM, sembra quindi che i 4 GB siano saldati sulla scheda madre e, probabilmente, non espandibili.

Negli ultimi mesi molti dei nostri clienti hanno valutato il passaggio da notebook medio (15,6″ x 2,5kg) al tablet, per diminuire i pesi e per l’avvio istantaneo dei sistemi iOS e Android. Gli ostacoli maggiori sono stati proprio i sistemi operativi tablet, che non sono in grado di supportare tutte le applicazioni per computer, e l’interfaccia touch che spesso è poco pratica nell’inserimento di dati, visto che la tastiera occupa metà (o quasi) dello schermo utile del tablet. Asus Vivo Book S200 è la soluzione che sta nel mezzo, perché offre pesi e dimensioni davvero contenuti (303 x 200 x 22mm per 1,4kg) unite a funzionalità da vero PC. Lo schermo touch inoltre diventa il vero trait d’union tra il tablet ed il PC, perché mantiene l’intuitività del tablet (pensate alla facilità con cui si possono mostrare immagini) e integra, grazie a Windows 8, nuove funzionalità per PC come l’interazione con l’interfaccia Metro e le password visuali. Durante la nostra prova ci siamo spesso trovati ad armeggiare con lo schermo touch al posto del trackpad, al punto di diventare un’abitudine nel giro si pochissimi “tocchi”. Ultimo ma non da ultimo il prezzo, anche in questo caso sincera alternativa al tablet, che decreta il segmento a cui il Vivo Book S200 appartiene: un PC di fascia media, senza l’ambizione di entrare nell’olimpo degli ultrabook ma con qualità tali da poter ricavarsi un suo spazio nel mercato dei computer portatili forte di un rapporto value for money difficile da battere.

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